Autori Lettori in Corsa - Narrativa Condivisa Scopri con noi

Capitolo I – Elisabetta Villaggio

Scritto da Tonia

Era uscita quella mattina, come faceva da dieci anni. Aveva imboccato la strada che portava alla stazione, percorso i primi metri: sentiva i suoi passi procedere lentamente, quasi i piedi si incollassero all’asfalto. Nebbia e buio pesavano sulla sua pelle e solo il tintinnio del portachiavi che batteva sull’anello al suo anulare destro le ricordava dove stava andando e per quale motivo. Non poteva sopportare che i suoi occhi scivolassero via, liquefacendosi nell’inconsistenza delle parole non dette, che le sue mani abbandonassero ogni cosa fosse stata loro. Bagnata, rimaneva immobile sul binario, mentre sfrecciava il treno su cui non era salita.

Tante volte aveva percorso quella strada che la portava alla stazione e tutte quelle volte era salita sul treno. Quella mattina si era spezzato qualcosa dentro di lei. Camminando lungo il binario lentamente girava l’anello. Glielo aveva regalato sua nonna, tanti anni prima. Era un anello che le ricordava l’infanzia, la giovinezza, le estati calde al mare nella grande casa dove la nonna riuniva tutti i nipoti. Ricordò quel giorno che lei arrivò disperata in cortile perché aveva perso l’anello. Tutti i cugini e fratelli furono coinvolti nella ricerca del prezioso oggetto che le aveva regalato il nonno tanto tempo prima. “Chi lo trova lo erediterà il giorno che io non ci sarò più” disse lei con tono imperioso. E lo avevo trovato proprio lei. Era nascosto sotto il tavolo della cucina, incastrato tra due travi di legno del pavimento. “Eccolo, nonna! L’ho trovato!” aveva urlato più forte che potevo. La nonna, con tutti gli altri, era arrivata di corsa. Non poteva credere ai suoi occhi. Era così felice che quella sera preparò una cena speciale per tutti i bambini e i ragazzi che poi fece sedere per terra, in giardino, intorno alla fontana, e iniziò a raccontare la magica storia di quell’anello. Tutti eravamo incantati dai suoi racconti che sfioravano il paranormale.

Prima di andare a dormire l’aveva ammonita: “Ora che hai vinto tu l’anello ricordati che dal momento che lo indosserai non lo devi mai togliere altrimenti qualcosa di brutto potrebbe succedere”
Lei aveva riso e comunque le fece la solenne promessa.
Ma proprio quella mattina qualcosa successe. Proprio mentre stava preparandosi ad uscire le cadde una lettera in una fessura così stretta che solo due dita potevano entrarci. Ma si dovette sfilare l’anello dal dito per raggiungere quel foglio di carta. E così, dimenticandosi ciò che le aveva raccomandato la nonna, si tolse l’anello. Come in un attimo qualcosa di sinistro e inaspettato si profilò davanti a lei.

Elisabetta Villaggio

Contenuto non disponibile
Consenti i cookie cliccando su "Accetta" nel banner"

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Utilizziamo i cookie di terze parti per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire le funzioni dei social media e analizzare il nostro traffico. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie. Leggi l'informativa estesa

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi