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Diego Civita

Scritto da Maria

Postmoderno

I simulacri,
i simulacri
si muovono dentro di noi
come onde di morte
a ingessare l’anima
e quel po’ che ci resta d’amore.
Inquinamento generale
delle assolute funzioni vitali,
fino a scombussolare
il battito naturale del respiro.
I cancelli sono serrati
le porte sono chiuse qui,
ci hanno insegnato
a vivere come topi
nel marcio che ci danno
come saggio insegnamento.
La libertà è falsa
cieca la via del sano desiderio
è tutto logico e ragionato
nella barbara follia della volgare stupidità,
non tiene il tempo,
la luna e il mare,
in questo sito si ghiaccia
l’atmosfera, il paesaggio e il cuore.
I simulacri,
i simulacri siamo noi
tra sorrisi traditori
per insulse scalate da eroi,
l’arido non è più arido
è deserto,
il grigio non è più grigio
è quasi nero,
il verde va sbiadendo
col bianco dell’indifferenza;
i simulacri,
i simulacri siamo diventati noi,
chissà cosa potrà salvarci?
Qual è la via d’uscita
al labirinto perfetto del post-moderno.

diego-civita1Diego Civita 

Trentasette anni, grande stimatore della poesia in genere, nato ad Andria, ove oggi risiede. Ha studiato per un po’ presso la Facoltà di Lettere di Bari. Studia e suona percussioni. Ha partecipato, distinguendosi, a numerosi concorsi poetici: Premio Nazionale La Montagnola (primo classificato), finalista al concorso Gurgos 2001 di Andria, riconoscimento di merito in seguito alla partecipazione a una raccolta di poesie della Book Editore dedicata a Papa Giovanni Paolo II. I suoi versi sono presenti in alcune antologie: Il Sorriso del Girasole, Frulli d’ali, Nitriti di Vento (Editrice La Conca di Romeo Iurescia), Il Litorale, Il Porticciolo, Il Golfo (Centro culturale Ronchi Apuana), Minerva (Book Editore), tradotto in lingua inglese, nell’antologia del Premio Alkaest Città di Castello per il concorso Mondi lontanissimi.
Scrive anche saggi sociologici, psicologici e di attualità perché non sa concepire l’arte dello scrivere se non come impegno civile. Recentemente si è classificato al quinto posto ex – aequo al Premio Casentino.
Ad aprile del 2010 è uscito il suo secondo testo Tutto va al cuore (et/et edizioni), mentre nel 2012 Sogni d’armonia (Rupe Mutevole). Sempre lo scorso anno ha partecipato al Concorso Poeti Tra Le stelle e Federico II con la poesia Esaustica, scritta per descrivere il cosmo e con riferimento all’intero Universo.

Immagine mjagiellicz

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