Editoria

Come ho scoperto gli audiolibri e perché li consiglio

Scritto da Tonia

Ognuno di noi ha le sue liste infinite di testi da leggere, eppure appena ne cancelliamo uno subito ne scopriamo un altro da aggiungere.

Il tempo da dedicare a noi stessi e alle proprie letture non è mai abbastanza. Crescendo poi la situazione peggiora:  la quasi totalità della giornata è occupata dal lavoro e nel “tempo libero” aumentano gli impegni, le responsabilità,  e quella piccola fetta della giornata per arricchire mente e anima si assottiglia.

Nell’ultimo anno ho sperimentato un nuovo modo per assaporare storie anche quando non posso leggere attraverso l’audiolibro.

Un po’ per caso ho accettato l’offerta di Audible, la piattaforma di Amazon che con dieci euro al mese ti permette di accedere a tutti i testi disponibili installando un’app sul tuo smartphone, e ho provato il servizio per un mese. Una volta finito non sono più riuscita a farne a meno.

Certo non è la stessa cosa di leggere. Non puoi sottolineare, ad esempio, e per una come me che ama lasciare un segno sulle parti più belle non è una cosa da sottovalutare.

Eppure il fascino del racconto non mi ha lasciato indifferente e ha riempito e impreziosito quelle azioni ordinarie,  a volte noiose ma necessarie come lo spostamento da una parte all’altra della città, le faccende domestiche, la cura di se stessi allietando momenti di per sé senza sapore rendendoli piacevoli.

Il racconto è un’operazione sulla durata, un incantesimo che agisce sullo scorrere del tempo, contraendolo o dilatandolo.
(Italo Calvino) 

Se ci pensiamo l’audiolibro può collegarsi  all’antico cantastorie.
Prima dello sviluppo della tradizione scritta vigeva la tradizione orale dove il racconto, l’oralità rappresentava il sistema privilegiato di trasmissione del sapere poiché era il mezzo di comunicazione più diffuso, rapido ed immediato da usare.

L’oralità nel passato era l’unico modo per tramandare storie.

Oggi il racconto si è un po’ perso. Certo lo recuperiamo con i bambini ma lo perdiamo da adulti, da grandi finiamo solo per raccontarci le storie delle nostre vite.

L’audiolibro ti fa un po’ tornare bambino. Ti fa ricordare di quando la domenica mattina ti mettevi nel letto dei tuoi genitori per ascoltare una favola inventata e restavi lì inchiodato fino a quando non arrivava la fine della storia.

Con l’audiolibro è la stessa cosa, resti incantato dalle parole, dagli sviluppi narrativi, e quasi vorresti non finisse l’intervallo della giornata da dedicare alle faccende quotidiane perché vorresti sentire il continuo della storia.

Un nuovo modo di fruire la letteratura per allietare anche momenti di vita ordinaria.

Tonia Zito

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