Autori

Dalla Divina Commedia a Delitto e Castigo: quando l’amore di una donna è l’unico mezzo di redenzione dalla colpa

Scritto da Irene Diminio

Tutta l’estetica dell’inferno vive attingendo a una dialettica che Dante, anche se non l’ha inventata, ha però sviluppato fino in fondo e smascherato con estrema e inesorabile chiarezza nel suo vero contenuto, assumendo come laico il sistema che gli veniva trasmesso, secondo il quale nell’inferno il castigo era la perfetta espressione della trasgressione.

Eppure è possibile riconoscere nell’opera dello scrittore toscano il tentativo di risolvere il dramma degli inferi in chiave cristiana: solo un cuore cristiano, difatti, poteva concepire che la beata Beatrice versasse nel cielo amare lacrime per amore.

Lo smarrimento in cui Dante si era perduto nella selva selvaggia sarebbe stato per lui fatale se la grazia non gli avesse gettato un’àncora di salvezza: Beatrice, energia di purificazione e simbolo dell’amore celeste. La chiave dell’intera Divina Commedia, così dice Virgilio, è in Beatrice:

Quando sarai dinanzi al dolce raggio
di quella il cui bell’occhio tutto vede
da lei saprai di tua vita il viaggio. [1]

L’amata Beatrice, quindi, è una potenza celeste e un’irradiazione della divinità che si rivela al poeta come guida verso il profondo amore nel senso cristiano. È Beatrice, del resto, che scende nel Limbo a pregare Virgilio di correre in aiuto a Dante:

I’son Beatrice che ti faccio andare;
vengo dal loco ove tornar disio;
amor mi mosse che mi fa parlare.[2]

Beatrice, allora, è l’eros capace di denudarsi fino alla più estrema umiliante nudità dell’anima per realizzare correzione e raddrizzamento: è lei infatti che ammonisce Dante quando questi scoppia a piangere per la sparizione di Virgilio.

Se la donna angelicata della Vita Nova è colei che salva con l’impulso dell’amore, in Delitto e Castigo è Sònia la portavoce della forza motrice della misericordia.

Nell’opera monumentale di Fedor Dostoevskij è possibile intravedere i contorni delle vicende dantesche: l’angosciosa e la terribile consapevolezza della colpa che spinse Raskol’nikov in una solitudine opprimente, senza via d’uscita, in una sorta di penosa ansia e di struggente apatia, è paragonabile alla condizione di chi, come Dante, aveva conosciuto la degradazione dell’uomo a causa del peccato. Raskol’nikov, chiara ed esaustiva esemplificazione della dualità umana, mette in scena proprio la caduta dello spirito umano verso le lande dell’immorale e dell’irriprovevole.

Tuttavia, come nella Tragica Commedia, anche in Delitto e Castigo il male viene superato da una forza più grande, quello dell’amore redentore di una donna, Sònia Marmeladova. Ella non solo condivide il dolore del protagonista divenendone quasi una sorta di psicoterapeuta, ma addirittura non lo abbandona durante tutti gli otto anni che questi trascorrerà nei campi di prigionia in Siberia.

Senza Sònia, Raskol’nikov sarebbe stato solo un naufrago gettato dalla tempesta su una riva deserta:

Era andato da Sònia dicendo a se stesso che in quella creatura era ogni sua speranza, il suo rifugio: aveva pensato di deporre almeno una parte delle sue pene, ma ora quel cuore devoto s’era completamente dedicato a lui.[3]

L’uomo smarrito nella selva oscura a causa della colpa, dunque, potrà ancora far ricorso alla rettitudine e «raccontare la storia della sua lenta rinascita, della sua rigenerazione, del suo graduale passaggio da un mondo ad un altro».[4]

[1] Dante Aligheri, Inferno, canto X, cerchio VI, vv. 130-132, p. 176.

[2] Ivi., canto ІІ, vv. 70-72, p. 32.

[3] Fëdor Michajlovič Dostoewskij, Delitto e castigo, Tascabili economici Newton, Roma 1997, p. 352.

[4] Ivi., p. 625.

Irene Dimino

Contenuto non disponibile
Consenti i cookie cliccando su "Accetta" nel banner"

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Utilizziamo i cookie di terze parti per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire le funzioni dei social media e analizzare il nostro traffico. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie. Leggi l'informativa estesa

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi