Autori Lettori in Corsa - Narrativa Condivisa Scopri con noi

Capitolo I – Mario De Simone

Scritto da Tonia

Era uscita quella mattina, come faceva da dieci anni. Aveva imboccato la strada che portava alla stazione, percorso i primi metri: sentiva i suoi passi procedere lentamente, quasi i piedi si incollassero all’asfalto. Nebbia e buio pesavano sulla sua pelle e solo il tintinnio del portachiavi che batteva sull’anello al suo anulare destro le ricordava dove stava andando e per quale motivo. Non poteva sopportare che i suoi occhi scivolassero via, liquefacendosi nell’ inconsistenza delle parole non dette, che le sue mani abbandonassero ogni cosa fosse stata loro. Bagnata, rimaneva immobile sul binario, mentre sfrecciava il treno su cui non era salita.

Immobile, lo sguardo si perdeva nelle parole di una pagina di un giornale annerito e divelto dalla pioggia che detta il ritmo dell’angoscia. Le lacrime, copiose, iniziavano mestamente a rigarle il viso e si confondevano con le gocce cadute dal cielo. Addensandosi sulle teste chine degli abitanti della stazione, le fitte nuvole grigie non lasciavano spazio ai primi raggi del sole che salutano la luna e danno il benvenuto ad un nuovo giorno. I pensieri più reconditi le offuscavano la vista, e tenevano sotto stacco la sua testa, ed il suo umore.

Sentiva il cuore batterle in gola, e di lì a poco, anche i singhiozzi cominciavano a bloccarle la gola, e a straziare ogni suo respiro. Non aveva avuto il coraggio, è questo che si ripeteva da quando il treno l’aveva abbandonata, sola su una panchina qualunque, a pagare le conseguenze del suo gesto. Non era riuscita a lottare contro i suoi demoni, contro le sue paure, contro sé stessa, e per la prima volta era scappata, fuggita via da una realtà che non le stava più cucita sulla pelle. E quel che era peggio, è che si sentiva per la prima volta libera, leggera, felice. E piangeva. Versava continue lacrime, che confondendosi tra gioia e pentimento, continuavano imperterrite a macchiare il bavero della sua giacca.

Per la prima volta da quando aveva lasciato il suo paese riusciva finalmente a sentirsi integrata, e frastornata, come una bambina, spettatrice di una nuova alba che bussa alle porte di un’ inaspettata serenità. E tutto le sembrava più chiaro. A nulla servivano i continui fischi del capostazione e gli avvisi che rimbombavano dagli altoparlanti; nessun segnale intorno alla sua rigida presenza riusciva a distrarla e a trascinarla fuori dal suo mondo incantato. Rigirava tra le dita il suo anello, quello che per così tanto tempo le aveva ornato l’anulare, e stringendolo con forza tra le mani, assaporava il dolce frutto della sua scelta. Era pronta a vivere il futuro; il suo futuro, ed era finalmente decisa a lasciarsi alle spalle il passato.

I lividi di una vita avevano segnato il suo fine volto, e le ferite che ancora le bruciavano addosso come indelebili marchi di fuoco, le riscaldavano il bacino. Una nuova forza dell’anima aveva incendiato di passione il suo corpo. Prese coraggio, e negli infiniti attimi in cui il cervello fu libero da insopportabili ricordi, raccolse le ultime forze che aveva a disposizione. Si alzò di scatto, e nascondendo l’anello nella tasca della giacca, strinse con forza la valigia, e si incamminò, solitaria, alle porte della sua nuova vita.

Mario De Simone

Contenuto non disponibile
Consenti i cookie cliccando su "Accetta" nel banner"

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Utilizziamo i cookie di terze parti per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire le funzioni dei social media e analizzare il nostro traffico. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie. Leggi l'informativa estesa

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi