Le recensioni di Connessioni Letterarie
Talenti di donna nasce da un progetto di Gloria Gaetano, che si avvale della collaborazione di Maria Allo. Siamo di fronte a un libro molto particolare, una intelligente e costruttiva discussione sull’universo femminile, in rapporto alla scrittura, alla cultura in generale, all’arte in ogni sua manifestazione, al cammino intellettuale e al ruolo sociale che la donna ha avuto nei secoli, sino a oggi.
Nell’introduzione, Gloria Gaetano afferma che “Le scrittrici, per riuscire ad esprimere tutto il loro mondo, sono costrette ad utilizzare il linguaggio della tradizione, la lingua codificata dal maschio; non vi si riconoscono e cercano allora di adattarla alle proprie esigenze dando attenzione alle singole parole, creando neologismi, caricandola di espressività”. Si parte, dunque, da una certa marginalità, sebbene ingiustificata, che la donna ha avuto, da sempre, nella società e, in particolare, nella cultura, intesa in senso lato, ponendo attenzione alla letteratura femminile; “Per questo, studiare la produzione letteraria femminile significava risalire alle autrici. Il come (lo scarto estetico) e il perché (la ragione etica delle motivazioni e degli obiettivi) delle scritture, non poteva che essere indagato successivamente, quando si fosse capita meglio la prospettiva da cui guardare”.
Lo studio illustrato da Talenti di donna è complesso e ci induce, anzitutto, al confronto tra la scrittura femminile e quella maschile, rendendo evidenti sostanziali differenze; “È questo il grande “scarto” compiuto dalla scrittura femminile: il mondo e i suoi valori, le abitudini, i comportamenti, le mentalità vengono tutte ribaltate”. Ciò si riferisce, naturalmente, a ogni tipo di espressione artistica, culturale dove la donna può avere un ruolo fondamentale, grazie alle sue doti, alla sua indole e al suo talento.
Talento di donne ci presenta il percorso intellettuale e la personalità di note scrittrici tra cui Virginia Woolf, Doris Lessing, Natalia Ginzburg, Dacia Maraini e artiste come Mary Stevenson Cassatt e Camille Claudel; il loro ruolo nella società ci fa capire che la donna ha sempre avuto il coraggio di esprimere le sue idee, di creare un sapere del quale è, consapevolmente, soggetto attivo, esprimendo un punto di vista, spesso taciuto a causa delle circostanze, ma sempre espressione di libertà e creazione, di necessità di comunicazione, di solidarietà, di uguaglianza.
Rosaria Andrisani