Attualità Cultura e società

Metropolitane: musei en plain air

L’arredo urbano delle città che abitiamo è una galleria d’arte en plein air, un posto dove esporre opere e allo stesso tempo avvicinare gli abitanti alla sua fruizione. Sempre più numerose sono le città che si muovono in questa direzione, città pensate non solo per essere abitate ma anche per avvicinare gli abitanti alla cultura.

Sotto di noi c’è una realtà altra. Una realtà suggestiva carica di colori, luci, opere d’arte che trasforma la metropolitana in qualcosa di più di un mero mezzo di trasporto. La metropolitana costituisce uno spazio centrale nella vita delle grandi metropoli del mondo, deve rispondere a differenti domande talvolta conflittuali, essere funzionale al sistema di trasporto della città, essere in armonia con l’arredo urbano in cui si inserisce, essere adattabile al numero variabile dei passeggeri.

Dall’Occidente a Oriente Napoli, Monaco, Brussell, Stoccolma, Praga, Washington, Los Angeles, Toronto, Mosca, Singapore, sono città dotate di linee metropolitane che vanno al di là del mero mezzo di trasporto, trasformandosi in veri e propri musei sotterranei, in opere d’arte da fruire durante il viaggio…

La metropolitana di Napoli è un complesso artistico funzionale in cui particolare attenzione è stata data alla bellezza e all’efficienza degli ambienti. Le stazioni dell’arte combinano la fruzione del trasporto pubblico e l’esposizione di opere d’arte contemporanee per favorire la diffusione della cultura. Le stazioni, progettate da architetti noti come Fuxas, Gae Aulenti, Mendini accolgono opere di artisti di fama internazionale. Ogni stazione ha un colore dominante e si inserisce perfettamente nel contesto urbano in cui sorge. Mosaici, fotografie, reperti archeolici, luci, colori, neon, installazioni, murales, gigantografie, ritratti da calpestare sulle scale, spirali, pilastri cilindrici, pannelli di cristallo serigrafati, crateri di luce rendono la metropolitana partenopea un luogo da non predere.

La metropolitana di Monaco è conosciuta per gli standard della sua architettura. La chiarezza, la coerenza, il design della stazioni determina un sottile gioco tra armonia e contrasto. Le sue stazioni danno importanza all’apparenza contemporanea, alla qualità visuale degli spazi pubblici; costruite negli anni Ottanta e Novanta del Novecento, sono caratterizzate da linee curve, pannelli colorati che assicurano superfici allo stesso tempo sporche e libere con drammatici effetti di lifting. Il design più innovativo è quello della stazione di Grosshadern, dotata di una hall rettangolare con una struttura aereodinamica di metallo, sorretta da una fila di cilindriche colonne di colore giallo, smaltate e laminate e caratterizzata da banchine dipinte con morbidi colori che ritraggono gli strati geologici di ghiaia, argilla e roccia creando un percorso giocoso.

La metropolitana di Brussell è conosciuta per l’incoraggiamento dell’arte contemporanea nelle sue stazioni. Dal 1990 il Ministero dei Lavori Pubblici ha istituito una commissione responsabile delle opere d’arte per assicurare che l’arte presente nelle stazioni veicoli i valori e il buonsenso alla comunità. Negli ultimi trent’anni la metropolitana di Brussell è diventata un museo vivente, tutti i generi sono rappresentati: pittura, scultura, fotografie.

La metropolitana di Stoccolma è considerata la galleria d’arte più lunga del mondo. Siry Derkert e Vera Nilsson durante la progettazione della metropolitana presentarono due mozioni al Consiglio della città di Stoccolma per introdurre l’arte nella metropolitana al fine di creare delle stazioni stimolanti e creative da un capo all’altro della città. Le mozioni furono approvate e nel 1956 fu annunciata una competizione per decorare la principale stazione T-Centralen. A partire da quel momento l’arte diventò la nota fondamentale della metropolitana della capitale svedese. Le profonde stazioni furono scavate in spazi rocciosi e cavernosi diventando l’ispirazione di un gruppo di artisti “the concretists”, che costruivano le loro opere d’arte seguendo le linee dei tunnell e delle caverne. Nella T-Centralen le radici e le mura furono combinate per formare un singolo arco scavato nella roccia la cui superficie fu dipinta da Peter Ultvedt con un motivo floreale blu e bianco che ricorda quello dei vecchi affreschi trovati nelle chiese provinciali. La stazione abbonda di mostre assordanti, bizzarre e opere d’arte uniche che fanno della metropolitana una vera e propria forma di attrazione per turisti e autoctoni.

La metropolitana di Praga abbaglia, le pareti hanno accecanti involucri nelle tinte di blu, azzurro, marrone, verde, ambra, caffè che insieme a file di brillanti motivi di metallo incantano gli occhi. Le luci cadenti producono ombre che sembrano dischi volanti fluttuanti nell’aria creando un movimento, una prospettiva alterata che suscita una sensazione di forte dinamismo anche in un osservatore immobile.

Caratterizza la metropolitana di Washington il soffitto a cassettoni di ciascuna stazione. Granito, quarzo rosso, calcestruzzo, vetro e bronzo sono le materie selezionate e scelte per sviluppare una comune identità all’interno del sistema metropolitano. Le pareti delle banchine rivestite da bordi lucenti che si illuminano non appena il treno passa, creano un effetto estremamente teatrale.

La linea rossa di Los Angeles è impreziosita da opere d’arte uniche. A Pershing Square station un neon sospeso al soffitto di colore rosa e blu crea effetti spettacolari nella metropolitana. Hollywood station, costruita con supporti stilizzati in acciaio, è sovrastata da un baldacchino che evoca lo splendore di una vistosa città. A Hollywood/Vine un’oasi di colonne arancioni con palme di metallo sfocia in un notturno cielo artificiale ricoperto da pellicole cinematografiche che creano un brillante fondale. Le banchine sono decorate con quadri dei prosperi anni Quaranta. Se questa stazione celebra il cinema, North Hollywood station onora la generazione degli immigrati che vennero in America carichi di speranze e di sogni.

A Toronto l’arte nella metropolitana dà a ogni stazione un significato identitario all’interno della comunità locale. Sulle pareti interne di Sheppard-Yonge station campeggia un’opera di Starcey Spiegel che raffigura un paesaggio caratterizzato da campi, rocce, alberi, il panorama che si può contemplare durante un viaggio in Ontario. Baywiew station rappresenta, invece, la vita di tutti i giorni attraverso oggetti dalle forme geometriche e dalle proporzioni non comuni. Bessiarian station immortala persone comuni, generi, razze, età, gruppi sociali che usano la metropolitana evidenziando singole parti del corpo umano come collezioni di mani, piedi, nuche. A Leslie station, Micah Lexier ha dato voce ai passeggeri, usando nella sua opera disegni fatti a mano da impiegati, bambini, residenti, studenti, coloro che quotidianamente usano la metropolitana. L’opera porta il titolo Ampersand, simbolo tipografico che generalmente lega due lavori fatti a mano che appaiono nello stesso titolo, proprio per sottolineare l’artigianalità di quanto è raffigurato.

La metropolitana di Mosca glorifica il socialismo e il regime stalinista. In termini di scala, grandezza e ampiezza, l’architettura della metro di Mosca era all’avanguardia rispetto a qualunque altra costruita nello stesso periodo. L’obiettivo era edificare una metropolitana che non solo fosse confortevole ma rendesse anche il viaggio piacevole. Ogni stazione ha delle caratteristiche precise così che i viaggiatori possano capire dove si trovano pur rimanendo nelle carrozze dei treni metropolitani. La struttura della metropolitana fu concepita in modo da non far percepire ai soggetti di essere sottoterra, le singole stazioni furono, dunque, pensate colme di luce e spazio poiché dovevano essere luoghi sereni.

La metropolitana di Singapore in alcuni punti richiama quella di Mosca e dona ai visitatori un veloce e divertente viaggio al centro della città ricordando i benefici di una nazione con un’economia dinamica e in continuo progresso. Ogni stazione ha un’identità propria ed è caratterizzata dalla presenza di opere d’arte. Ricordiamo ad esempio lo splendido murales disegnato da Tan Swie Hian che simboleggia l’emigrazione dei primi cinesi che si stabilirono a Singapore.

La presenza dell’arte nella metropolitana ha molteplici funzioni: rende piacevole un percorso talvolta considerato ostico da coloro che soffrono di claustrofobia; consente la creazione di un museo pubblico democratizzando così l’arte, rendendola fruibile a tutti e trasformando le metropolitane in luoghi identitari ed evocatori di storia. Il museo e l’arte si spostano per andare dal visitatore. Questo modo di concepire l’arte si sposa molto bene con la dinamicità della società attuale. La metropolitana come luogo espositivo consente di uscire dalla staticità imposta dal museo e diventa un modo efficace per avvicinare l’arte e la cultura in generale al viaggiatore distratto e frettoloso. In tal senso la metropolitana porta l’arte nel sociale.

Tonia Zito

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