Nell’era della crisi, dell’alto tasso di disoccupazione diventa difficile anche acquistare un libro. Il progetto Scaramouche nasce per rispondere a questa difficoltà. Si tratta di una libreria dell’usato nata all’interno delle Officine Tarantine (ex Baraccamenti Cattolica, area dismessa dalla Marina Militare in via Di Palma) da un’idea del gruppo OffTopic che promuove l’accesso alla lettura e al sapere sottraendosi al sistema di commercio dei libri.
Stefano e Gabriele, i fautori del progetto, hanno avuto l’ispirazione da uno spazio simile già esistente presso ExFadda. I membri del collettivo intendevano creare con la loro attività una forma di sostenibilità economica creando una forma minima di reddito per chi investiva nelle attività gestite all’interno di quello spazio.
Il progetto si ispira a Scaramouche, uno dei protagonisti del romanzo L’armata dei sonnambuli dei Wu Ming, un attore italiano che durante la rivoluzione francese comprende la necessità di spostare le rappresentazioni teatrali dai tradizionali luoghi che normalmente le accolgono alle piazze dove si sta realizzando il cambiamento.
Come il protagonista del libro la libreria dell’usato si pone metaforicamente lo stesso obiettivo: vuole sottrarsi ai meccanismi e ai luoghi del commercio tipici per riscoprire un luogo, abbandonato e recuperato attraverso un’occupazione, dove vendere e scambiare libri a un prezzo molto basso.
Il progetto avviato lo scorso aprile è in fase di sviluppo e prevede l’attivazione di una serie di attività legate alla libreria come reading e presentazioni di libri.
Uno spazio costruito per i lettori, una comunità dove grazie alla circolazione di libri usati si ha la possibilità di condividere esperienze, sapere, riflessioni, letture. Uno spazio che risponde concretamente al bisogno di accessibilità dei saperi.
Tonia Zito
