Cultura e società

L’amore esiste?

Scritto da Maria

L’amore esiste. Non c’è bisogno di chiederselo, inganneremmo solo noi stessi. L’amore esiste. Per amore nasciamo, per amore viviamo, per amore agiamo ogni cosa, per amore speriamo, per amore ci nutriamo di sogni, persino la morte è in se stessa l’atto d’amore più grande verso gli altri esseri viventi che verranno dopo di noi, perché lasciamo in eredità lo spazio e la bellezza di una vita che si spegne per noi e si accende per loro e che se non si spegnesse per noi, non potrebbe accendersi per loro.

L’amore esiste, è nel nostro patrimonio genetico, quello del corpo e quello dell’anima. Chiedetelo a Saffo, chiedetelo a Catullo, chiedetelo a Shakespeare, Leopardi, Neruda… L’amore è dentro l’uomo, connaturato alla sua carne, alla sua mente. Non è una questione di ossitocina. Sarebbe bello dire che è una questione di DNA.

Per quelli che credono in un dio, l’amore ha creato l’uomo, per quelli che non ci credono non è molto diverso. Se, infatti, volessimo filosofeggiare, potremmo dire che l’amore è logos della vita o la vita che si fa materia per il tramite dell’amore. Il risultato quindi non cambierebbe: saremmo nati per amore, dall’amore, per amare.

E l’amore e mille cose e mille altre che ignoriamo. Che cosa ha infatti permesso a Dante di scrivere la Commedia, a Leonardo di inventare, a Newton di pensare alle sue leggi fisiche, a Einstein di elaborare la sua teoria della relatività se non l’amore per la conoscenza e l’amore per l’umano?

E pure noi, nel piccolo delle nostre vite, a cosa pensiamo in ogni istante se non alle cose e alle persone che amiamo? L’amore esiste, non dubitatene. Mai. È però un percorso tortuoso che non sempre porta dove immaginiamo, è un cammino su una strada di fede – in una persona, in un progetto, in un lavoro, in un sogno, in un’attesa – che non sempre sperimenta il successo.

E talvolta c’è più amore in qualcosa che s’infrange che mille altre che rimangono in piedi, c’è più amore in tanti destini che “illegittimamente” si intrecciano ai nostri che nelle tante vite che ci appartengono, c’è più amore in un solo giorno, un solo mese, un solo anno che ci ha regalato la vita che in tutti quelli che vivremo. Tante volte l’amore è nel bacio che non abbiamo dato, nell’impresa in cui non siamo riusci, nella persona a cui abbiamo rinunciato. Spesso l’amore è il non essere madre più che l’esserlo, altre volte è nelle mani di un padre non padre piuttosto che in uno biologico. Sempre l’amore è nel dolore. Sì, perché nessuno sa dove porta il proprio sentiero, in quali incroci si imbatterà. Ci saranno cadute, e pure mani a sollevarci, perché la vita è sempre una speranza d’amore…

L’amore non dà nulla fuorché se stesso
e non coglie nulla se non da se stesso.
L’amore non possiede,
né vorrebbe essere posseduto
poiché l’amore basta a all’amore.

(Kahlil Gibran, Segui l’amore)

Maria Mancusi

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