Che cosa hanno a che fare il mare e i libri? Forse tutti penserete a Ulisse e al viaggio raccontato da Omero. Ma dareste la risposta sbagliata, perché stiamo parlando invece di biblioteche galleggianti.
Questa la missione di due navi la Doulos e la Logos – che compongono la mini-flotta, con sede in Germania affiliata all’UNESCO e ad alcuni charity funds internazionali. Durante tutto l’anno i due antichi vascelli effettuano missioni umanitarie a zonzo per il mondo con un carico multietnico (i membri dell’equipaggio provengono da oltre 40 nazioni) e soprattutto una ricchissima biblioteca (circa 4 mila titoli in carniere su ogni nave) di vari argomenti. “Viaggiamo per portare il nostro messaggio di fratellanza e per promuovere l’interscambio culturale fra i popoli con un progetto di sostegno educativo e sociale alle nazioni” .
L’idea di armare un bastimento così particolare, che si sostenta interamente con donazioni e lasciti, venne oltre trent’anni fa a un baldo teenager americano, tale George Verwer. Appassionato di libri, il giovanotto cominciò a scorrazzare per gli States con un vecchio camion attrezzato a libreria ambulante per diffondere la letteratura nel mondo all’insegna di uno slogan ambiziosissimo: Operazione Mobilizzazione.
Giunto a stipare l’automezzo all’inverosimile, il nostro eroe decise lo sforzo titanico di comprare una nave.
L’intraprendente Verwer non si perse d’animo, e cominciò a raccogliere fondi, coronando il suo sogno nel 1971 con l’acquisto di un traghetto danese, opportunamente ribattezzato Logos. Per anni quel vascello ha navigato ininterrottamente portando il suo messaggio in ogni angolo del globo e aiutando i più fragili, i senzatetto, i mendicanti e tutti quelli che vivono ai margini della cosidetta ‘civiltà’, o anche partecipando alle operazioni di soccorso alle popolazioni sconvolte dalle calamità naturali. Innumerevoli i porti toccati dalle due navi che in tutto questo tempo hanno accolto a bordo più di 30 milioni di visitatori.
Maria Mancusi